Tutta colpa di una amica di facebook che ha pubblicato una foto con delle bellissime crocchette di riso... piccole , tonde, perfette ... e io da diverso tempo faccio il filo alle ricette del sol levante... erano così simili quelle crocchette che mentre le proponevo un'idea per presentarle in modo giocoso (tre in ogni spiedo con salsina a parte) mi è balneata l'idea dei Dango... i dolcetti giapponesi che si fanno tutto l'anno.
Certo non azzeccano nulla con le crocchette di riso ma quando la voglia chiama, perchè lasciarla andare avanti? Zittiamola subito e rimbocchiamoci le maniche!
Giro di quà e di là ricordavo di averla... infatti la ricetta era su un vecchio foglietto ingiallito tra le pagine di un shuojo manga (HanaYori Dango, per l'appunto! di Yoko Kamio) e mi metto al lavoro... purtroppo però alcune materie non le avevo proprio quindi ho dovuto accontentarmi di quel che avevo.
L'ingrediente base è a farina di riso, e questa non mi manca certo visto il fiorir di aziende biologiche che producono riso nella mia zona, e fortunatamente sono pure entrate nel prontuario della AIC, più sicura di così... guardacaso le ho incontrate ad una fiera di produttori locali della coldiretti mentre ero in vacanza e ne ho fatta una buona scorta (anche di semola di riso!! evvai!).
Ingredienti:
250 gr di farina di riso
50-60 gr zucchero, c'è chi non lo mette neppure... io preferisco metterlo (almeno 50 gr si)
200 gr di acqua tiepida
a parte tenere della farina, potrebbe servire per amalgamare meglio l'impasto che diventa piuttosto appiccicoso...
I colori dell'impasto dovrebbero essere dati da tè verde matcha (che ancora non ho), fagioli azuki rossi .(non avevo tempo di fare la marmellata), uova ( a quanto avevo saputo..ma so pure che i giapponesi e le uova non sono molto in sitonia..)
Comunque non avendo le materieper colorare ho ripiegato sui coloranti alientari certificati (sul prontuario si trovano finalmente, dopo anni di richieste una ditta produttrice vi ha messo piede.)
E dato che i coloranti sono insapori... ho agiunto qualche goccia di estratto i vaniglia nell'impasto giallo, e goccioline di Ruhm nel verde.(poco poco).
Ma come si fanno i Dango ora? Semplice: si mescola tutto, anche i colori, in tre ciotole separate (una per impasto), poi si mette una pentola che abbia il cestello per il vapore sul fuoco, personalmente uso il Seiro con la tela sopra, (cestello di vimini per la cottura al vapore) si fanno tanti pezzi di impasto e si lasciano cuocere a vapore per almeno 50 minuti, facendo attenzione alla fine cottura di non far cadere le goccie di acqua del coperchio sopra l'impasto.
Si prende l'impasto e si fanno tante palline, grandi come nocciole o poco più, e si infilano in spiedi.
Ora non resta che grigliare i nostri spiedi per cinque minuti a lato, su una griglia o una padella antiaderente, metterli in un piatto e volendo irrorarli con la salsa tipica, la Mitarashi.
Sfortunatamente (anche no!) non avevo gli ingredienti per la mitarashi (e non credo mi sarebbe piaciuta) così con un po' di inventiva ho fatto un simil caramello con poca acqua, zucchero e miele, sciolto tutto sul fuoco, appena sono cominciate le bollicine ho irrorato i miei Dango. Bhè, non ci sta mica male, anzi... quel dolce in più che manca in molte preparazioni nipponiche (ma parla una che ama lo zucchero quindi forse non faccio poi tanto testo).
Non mi resta che aspettare il responso delle mie pesti per sapere se riproporli o no, per ora si sono innamorate dei Dorayaki ... ma si può sempre cambiare idea.
Ma cosa sono i Dango?
Su wikipedia si trova una breve storia :
"i Dango è una sorta di gnocco ricavato dal mochiko (farina di riso). Viene spesso servito con tè verde.
I dango vengono mangiati tutto l'anno, ma le differenti varietà sono tradizionalmente mangiate in date stagioni. Da tre a quattro dango sono spesso serviti in uno spiedo. Una varietà di dango di Hokkaidō è fatta di farina di patate e cotta in forno con shoyu (salsa di soia). [...] etc etc "
Per dovere di cronaca la salsa Mitarashi è complessa e particolare, non a tutti può piacere, chi volesse cimentarsi, previa lettura degli ingredienti e verifica della possibilità di poterli usare per sè o per altri, la può trovare qui .
Si alla fine con le crocchette di riso sopracitate non hanno proprio nulla a che fare..e forse neppure con i dango originali..ma sono così buoni che uno spiedo tira l'altro, davvero!
Certo non azzeccano nulla con le crocchette di riso ma quando la voglia chiama, perchè lasciarla andare avanti? Zittiamola subito e rimbocchiamoci le maniche!
Giro di quà e di là ricordavo di averla... infatti la ricetta era su un vecchio foglietto ingiallito tra le pagine di un shuojo manga (HanaYori Dango, per l'appunto! di Yoko Kamio) e mi metto al lavoro... purtroppo però alcune materie non le avevo proprio quindi ho dovuto accontentarmi di quel che avevo.
L'ingrediente base è a farina di riso, e questa non mi manca certo visto il fiorir di aziende biologiche che producono riso nella mia zona, e fortunatamente sono pure entrate nel prontuario della AIC, più sicura di così... guardacaso le ho incontrate ad una fiera di produttori locali della coldiretti mentre ero in vacanza e ne ho fatta una buona scorta (anche di semola di riso!! evvai!).
Ingredienti:
250 gr di farina di riso
50-60 gr zucchero, c'è chi non lo mette neppure... io preferisco metterlo (almeno 50 gr si)
200 gr di acqua tiepida
a parte tenere della farina, potrebbe servire per amalgamare meglio l'impasto che diventa piuttosto appiccicoso...
I colori dell'impasto dovrebbero essere dati da tè verde matcha (che ancora non ho), fagioli azuki rossi .(non avevo tempo di fare la marmellata), uova ( a quanto avevo saputo..ma so pure che i giapponesi e le uova non sono molto in sitonia..)
Comunque non avendo le materieper colorare ho ripiegato sui coloranti alientari certificati (sul prontuario si trovano finalmente, dopo anni di richieste una ditta produttrice vi ha messo piede.)
E dato che i coloranti sono insapori... ho agiunto qualche goccia di estratto i vaniglia nell'impasto giallo, e goccioline di Ruhm nel verde.(poco poco).
Ma come si fanno i Dango ora? Semplice: si mescola tutto, anche i colori, in tre ciotole separate (una per impasto), poi si mette una pentola che abbia il cestello per il vapore sul fuoco, personalmente uso il Seiro con la tela sopra, (cestello di vimini per la cottura al vapore) si fanno tanti pezzi di impasto e si lasciano cuocere a vapore per almeno 50 minuti, facendo attenzione alla fine cottura di non far cadere le goccie di acqua del coperchio sopra l'impasto.
Si prende l'impasto e si fanno tante palline, grandi come nocciole o poco più, e si infilano in spiedi.
Ora non resta che grigliare i nostri spiedi per cinque minuti a lato, su una griglia o una padella antiaderente, metterli in un piatto e volendo irrorarli con la salsa tipica, la Mitarashi.
Sfortunatamente (anche no!) non avevo gli ingredienti per la mitarashi (e non credo mi sarebbe piaciuta) così con un po' di inventiva ho fatto un simil caramello con poca acqua, zucchero e miele, sciolto tutto sul fuoco, appena sono cominciate le bollicine ho irrorato i miei Dango. Bhè, non ci sta mica male, anzi... quel dolce in più che manca in molte preparazioni nipponiche (ma parla una che ama lo zucchero quindi forse non faccio poi tanto testo).
Non mi resta che aspettare il responso delle mie pesti per sapere se riproporli o no, per ora si sono innamorate dei Dorayaki ... ma si può sempre cambiare idea.
Ma cosa sono i Dango?
Su wikipedia si trova una breve storia :
"i Dango è una sorta di gnocco ricavato dal mochiko (farina di riso). Viene spesso servito con tè verde.
I dango vengono mangiati tutto l'anno, ma le differenti varietà sono tradizionalmente mangiate in date stagioni. Da tre a quattro dango sono spesso serviti in uno spiedo. Una varietà di dango di Hokkaidō è fatta di farina di patate e cotta in forno con shoyu (salsa di soia). [...] etc etc "
Per dovere di cronaca la salsa Mitarashi è complessa e particolare, non a tutti può piacere, chi volesse cimentarsi, previa lettura degli ingredienti e verifica della possibilità di poterli usare per sè o per altri, la può trovare qui .
Si alla fine con le crocchette di riso sopracitate non hanno proprio nulla a che fare..e forse neppure con i dango originali..ma sono così buoni che uno spiedo tira l'altro, davvero!
Commenti
I Dango sono passati anche alla prova bimbe, che li preferiscono freddi con la salsa calda, li ho tirati fuori a merenda e son stati promossi ... non è poco!!!
ciaoooo Monica
Un bacione
@Anna Lisa io sono ancora neofita.. non merito ancora (aspetta che mi alleno) di infilarmi tra i vostri blog favolosi. :D