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Tartine "amiche" dell'ambiente... ovvero tartine con patè-non-butto-niente





Mai pensato di riutilizzare in cucina anche ciò che normalmente butteremo via? Anche in cucina.
Non parlo certo di avanzi di un piatto precedente.. dicevo proprio di utilizzare il così detto "scarto".
 Mentre penso questo a scuola delle pesti uno degli sponsor exPo 2015 famoso per certe scatolette di pesce, regala ai ragazzi un libretto con diverse ricette e tanti consigli per evitare gli sprechi alimentari..per una "Best food generation" consapevole e attenta al pianeta e a chi lo occupa. Alcune mi attirano in modo particolare... altre non sono novità, almeno in casa nostra dove da sempre cerchiamo di insegnare alle pesti che nulla deve essere sprecato.. neppure i fiori del giardino. Fatto stà che da leggere qualche idea culinaria a modificarne  a mia necessità il salto è stato brevissimo..

 Scarti protagonisti? 
 Iniziamo con un piccolo indizio.. fa parte di una radice.
E' lunga e sottile..
Fa bene alla vista..
E' arancione..
E' ricca di beta-carotene...

Giusto..fa parte della carota.. fa parte.. non dimentichiamoci che si parla di scarto.. per cui questa volta userò la parte esterna della carota, la buccia o prima pelle, da sempre eliminata dalla verdura con il pelacarote poichè è la parte più a contatto con l'esterno, con la terra in cui é immersa per crescere.
Prima di cominciare scegliamo delle belle carote grandi o piccole e le laviamole per bene per rimuovere terriccio e sabbia.
Peliamo le carote ma non buttiamo le bucce(!) e prepariamo la ricetta che abbiamo deciso. Qualche idea mentre ci siamo: un brodo, carote Vichy, boef bourgnone a modo mio, risottino semplice con carote, ribollita a modo mio... 
Le bucce di carota le laviamo e lasciamo in una ciotola di acqua fredda sinchè non ci dedicheremo a loro.

Patè per Canapè e Crostini  
di bucce di carota

Ingredienti:

Fette di pane* (per noi) senza glutine(!!)  
(questa volta ho usato le mini baguette Schar, ma va bene il pane gf che si preferisce!)
bucce di carota 
due spicchi di aglio privati dell'anima
un generoso cucchiaio di capperi sotto sale ( se si hanno quelli in salamoia ne uso metá cucchiaio)
la scorza di mezzo limone (oppure qualche goccia di succo di limone e il mio sale aromatico al limone)
Olio Extra Vergine di Oliva...   almeno 25-35 g dipende dall' umidità dei capperi e delle bucce di carota

Ecco i nostri crostini arricchiti con il patè di bucce.
In un frullatore metto le bucce di carota ben lavate, scolate ed un poco tamponate o ben sgocciolate dall'acqua, aggiungo i capperi con un poco del loro sale ( oppure quelli in salamoia sciacquati),uno dei due spicchi di aglio, la scorza del limone (sale aromatizzato se si usano quelli in salamoia) e l'olio EVO, si frulla tutto finemente aggiustando se serve con altro olio e sale.


In padella si tostano le fette di pane* da entrambi i lati e si strofina il secondo spicchio di aglio infine si spalma il "patè" di bucce di carota sui crostini di pane* servendo come antipasto o accompagnando un aperitivo, tiepidi o a temperatura ambiente.

Varianti: 
si possono aggiungere nel frullatore nocciole o mandorle, qualche ciuffo di prezzemolo...o ancora tonno in scatola, sgombro in olio, e per un sapore deciso filetti di alici.

Forte vero? Cambiando poi le varianti si possono presentare e degustare sempre come fossero la prima volta, inoltre completano al meglio un menú avvicinandolo sempre piú nella direzione eco sostenibile! 


Commenti

Silvia ha detto…
Appetitosissime queste tartine! E io sono una grande sostenitrice del "riuso" in cucina, anche degli avanzi... la tua idea è davvero bella e stuzzicante!

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